Muore nella sua casa di Cassino, Claudio Coccoluto, il re dei DJ

Appena diffusa la notizia della sua morte, sui social sono apparsi numerosissimi post in omaggio all'artista che, nella sua carriera, ha fatto divertire e ballare con la sua musica diverse generazioni. Claudio Coccoluto, per tanti, è stato il più grande Dj italiano, capace di portare i suoi ritmi e le sue sonorità innovative da una parte all'altra del globo.
Coccoluto aveva iniziato a fare il DJ a 13 anni, per hobby, nel negozio di elettrodomestici del padre a Gaeta (LT), città dalla quale proveniva. Alla fine degli anni settanta cominciò a far conoscere la sua voce via etere attraverso la radio locale Radio Andromeda. Dal 1985 questa divenne ufficialmente la sua professione. Le sue prime esperienze nei locali furono al Seven Up e all'Histeria di Roma con la sua musica elettronica da lui definita "underground".
Coccoluto fu anche il primo Dj europeo a suonare al Sound Factory Bar di New York.
Dal 1990 iniziò anche a fare il produttore di materiale musicale proprio. Lavorò anche per Radio Deejay con il suo programma C.O.C.C.O. nel quale propose dj set interagendo con gli ascoltatori. Alle elezioni politiche del 2006 si candidò nel partito politico La Rosa nel Pugno.
Coccoluto nel 2007 scrisse per Einaudi un libro in cui parlava di sé stesso e di tutta la sua carriera (fin nei minimi dettagli): "Io, DJ".
Partecipò pure a trasmissioni televisive come Matrix e Ciao Darwin. Claudio, in merito alla sua professione soleva ripetere: “Per me la vera missione del DJ è porsi positivamente tra quello che la gente vuole sentire e quello che l'industria musicale vuole propinare. Il Dj ha il difficile ruolo di fare da filtro, per fare in modo che il livello culturale musicale cresca e tenga a bada il consumismo”.
Claudio Coccoluto miscelò i generi più disparati, dalla house di Chicago e Detroit fino ai ritmi latini, sempre con l'obiettivo di creare un feeling con il pubblico nei grandi party che lui guidava. Ricercatissimo per i compleanni di personaggi noti, per serate organizzate da grandi aziende, ma anche per eventi musicali come gli Mtv Awards. Nel 2003 Pippo Baudo lo chiamò anche, primo dj italiano, nella giuria di qualità di Sanremo, dove poi tornerà per altre due volte per portare una voce diversa in un mondo apparentemente lontano dal suo. Ora sono in molti a chiedere che il Festival, che partirà stasera martedì 2 marzo, gli renda un doveroso omaggio.

Questo è un articolo pubblicato il 02-03-2021 alle 12:49 sul giornale del 03 marzo 2021 - 153 letture
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